Nutrire il pianeta in modo sostenibile: Primo Principio ospite a Road to ESOF 2020

ESOF Euro Science Open Forum, è un Science Open Forum che si svolge ogni due anni in una città europea e nel 2020 sarà a Trieste. Durante il forum saranno affrontate tematiche relative allo sviluppo scientifico e alle sfide del mondo contemporaneo; una di queste è sicuramente “Nourishing the planet“, Nutrire il pianeta!

Per l’occasione siamo stati ospiti di Radio in Corso per parlare dei nostri progetti e di come sviluppo scientifico e tecnologico possono supportare una transizione verso una modalità sostenibile di nutrizione del pianeta.

E dunque, cosa c’entrano le tecnologie IOT, la scienza e l’agricoltura sostenibile?

Abbiamo raccontato di come la nostra soluzione WiForAgri fa parlare le piante, la tecnologia IOT consente di misurare parametri in contesti remoti, campi agricoli, contesti rurali a bassi costi e con una semplicità sino a poco fa impensabile. L’agricoltura ha un grande biosgno di misurare parametri sia relativi all’aria, al terreno e alla pianta stessa. A partire da queste misurazioni gli agricoltori sono in grado di capire lo stato di salute della pianta e quindi comprendere se hanno bisogno di un trattamento, di un fertilizzazione, di una difesa, come se le piante dicessero: “Hey, c’è un clima particolare e corro il rischio che mi ammali, fai qualcosa!”.

E quindi in che modo l’agricoltura può essere più sostenibile con l’Internet of things?

I dati e le informazioni vengono elaborati da un software che è come se incorporasse la saggezza e l’esperienza degli agronomi unita alla meticolosità e gli anni di studi dei ricercatori. Questi sistemi riescono a prevedere il trend dei giorni immediatamente successivi e, attraverso i DSS, ovvero dei sistemi di supporto decisionale si riesce a razionalizzare la difesa fitosanitaria superando le logiche di azione “a calendario”. Attraverso questi sistemi si può agire in maniera puntuale, solo dove e quando è necessario, aumentando qualità del prodotto finale, in quanto la cura delle singole piante è più puntuale e precisa, si riducono i costi per l’agricoltore, ma soprattutto si abbassa notevolmente l’uso della chimica in campo adottando quindi una modalità produttiva sostenibile.

Da questo punto di vista è chiaro come in questo approccio la tecnologia è uno strumento e non un fine e quindi, al di là della soluzione innovativa è necessaria una continua formazione, attività di supporto e il trasferimento di conoscenza verso chi dovrà utilizzare i sistemi quotidianamente che è l’agricoltore.

Per questo il rapporto con il territorio è importantissimo. In questa direzione siamo particolarmente orgogliosi di essere parte del progetto SUSGRAPE, un progetto d’eccellenza che sta sperimentando queste e altre tecnologie di supporto a una viticoltura sostenibile. Guidato da Area Science Park e che coinvolge attori importantissimi del territorio “transfrontaliero” tra Friuli Venezia Giula e Slovenia come il Consorzio di Tutela dei Vini del Collio, Vinakoper, Università Litorale di Capo d’Istria, Camera di Commercio Koper, il Centro di Ricerca ICGEB, il progetto SUSGRAPE è a più di metà del suo cammino e sta realizzando modelli previsionali per le patologie della Peronospora e dell’Oidio calibrati sui microclimi rilevati e parallelamente ha mosso un primo passo di ricerca verso l’individuazione e l’utilizzo di biopesticidi (ovvero organismi antagonisti) a contrasto di determinate patologie.

Buon ascolto (dal minuto 29 circa)!

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