Perchè abbiamo scelto di essere una startup cooperativa? Crediamo che questa forma coniughi le esigenze di cambiamento nel modo di fare economia e impresa. La crisi ci insegna che un’economia che non poggia le proprie basi sulla responsabilità verso le persone e l’ambiente va a sbattere, e a farsi male (e a fare male). Primo Principio si propone di essere protagonista dell’innovazione tecnologica all’interno di un processo di innovazione sociale. Bisogna quindi porre delle nuove basi economiche e valoriali per la società che verrà. La tecnologia, dal nostro punto di vista, è un elemento non trascurabile nel processo di costruzione di queste basi: le ICT, la gestione intelligente dei dati e delle informazioni, gli strumenti di collaborazione online possono rappresentare una svolta epocale nel modo di concepire le forme di fare impresa, il concetto di valore, e appunto di cooperazione. Veniamo da un periodo storico in cui si è predicata la competizione e marginalizzata la cooperazione. Sempre più sociologi ed economisti sono ormai convinti, invece, che il modo emergente di produrre valore risieda nella capacità del sistema allargato di condividere e collaborare (in questa direzione vanno il recente lavoro di Richard Sennet “Insieme”, quello del sociologo italiano Mauro Magatti “La grande contrazione”, ma anche l’inchiesta del giornalista Corrado Formigli “Impresa impossibile”). Questo mutamento di approccio ha conseguenze determinanti nella maniera in cui è necessario ripensare il lavoro e il fare impresa: gli operatori economici, imprese e lavoratori sono nuovamente orientati a entrare in un gioco a somma positiva in cui si rivalorizza il rapporto con il contesto sociale e la capacità di ragionare in termini di reti di soggetti. Le tecnologie dell’informazione hanno quindi un ruolo fondamentale in un sistema economico che trae valore dalla qualità delle relazioni e ottiene linfa dalla condivisione di conoscenza e progettualità. Le ICT grazie alla loro pervasività e alla capacità di produrre e organizzare dati rappresentano una potenzialità grande nell’esercitare una forte spinta sugli operatori economici affinché si affermi una riformulazione dei loro rapporti che sia aperta (open) a visioni condivise, alleanze e reti locali e globali. La tecnologia da sola è necessaria ma non sufficiente. È necessario accompagnare le innovazioni tecnologiche con trasformazioni a livello sociale nel modo di produrre e gestire il lavoro. In questo senso la forma della società cooperativa appare in piena coerenza con l’idea di innovazione sociale a cui ci piace guardare: Il fine della cooperativa non è il profitto ma è la tutela e il miglioramento del lavoro dei suoi membri e dunque il lavoro non è inteso solo come “posto di lavoro” ma come qualità del lavoro, realizzazione delle persone in quello che fanno. Cooperare significa cercare valore (anche economico certamente) nelle relazioni sociali, nei processi di inclusione e nella responsabilità con l’ambiente in cui si opera. Il modello cooperativo è un modello di organizzazione che chiede a ognuno di dare il proprio contributo attivo, propositivo e responsabile. Produrre valore tramite condivisione è la sfida attuale. Come tutti i cambiamenti profondi ha bisogno di passione, studio e apprendimento a livello individuale, organizzativo e che coinvolga l’intera società. Noi crediamo che sposare una forma di startup cooperativa sia un passo coraggioso ma che interpreta le necessità di trasformazione economiche e valoriali del mondo che ci circonda.
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